carboncini      immagini d'acqua e polvere      caleidoscopio      miscellanea      carboncini ed altre risorse

    LA MIA VITA     

Ho scoperto per caso la passione per il disegno, agli inizi degli anni settanta, quando avevo otto- nove anni. Con la famiglia andavamo spesso a fare visita alla sorella di mia nonna zia Francesca, che al Buccolo aveva un negozio. A volte ci intrattenevamo lì, mentre i clienti compravano articoli di merceria e sopratutto stoffe e pezzi da corredo. Per non farmi annoiare, zio Potito, il marito di mia zia, mi dava una penna e un cartone doppio, che tagliava con forbici grandi e che veniva utilizzato per avvolgere la stoffa.

Ho iniziato così a disegnare, dapprima il barboncino bianco Perla, che faceva compagnia agli zii e poi le persone che entravano, sceglievano e discutevano... creando vere e proprie scenette come in un fumetto.

Zia Francesca conservò tutti i miei disegni in una borsa nera con la cerniera, che dopo i trasferimenti dovuti al terremoto dell' ottanta, non ho più ritrovato.

 

Era passato del tempo e avevo finito le elementari. Alla scuola media rimasi affascinata dalla mano leggera e sicura dei miei insegnanti di disegno, che passavano tra i banchi per correggere o ritoccare i lavori degli alunni. Decisi di assorbire tutto ciò che vedevo fare e ci riuscii senza impegnarmi troppo.

 

Quando venne il momento di frequentare le superiori, avrei voluto scegliere una scuola attinente al mio presunto talento, ad esempio l' istituto d'arte o il liceo artistico, ma i miei genitori mi consigliarono di iscrivermi al liceo scientifico per avere una preparazione più completa in ogni disciplina, in modo da potermi iscrivere a qualunque facoltà universitaria avessi scelto in seguito.

La storia dell'arte e il disegno mi permisero di coltivare quello che ormai era diventato il mio hobby. Intanto studiai molte altre materie importanti per la mia formazione.

 

Nell'ottanta il terremoto devastò la vita di tutti, cambiando abitudini, stili di vita e tutto ciò che ognuno di noi si porta dentro ancora oggi...

 

Finalmente mi iscrissi ad architettura: mi interessarono molto tutte le discipline, soprattutto quelle di progettazione, che mi permisero di esprimere la mia creatività e utilizzare le conoscenze tecniche acquisite.Fu faticoso e semplice nello stesso tempo sostenere venti esami...

La vita a Napoli fu bella, riscaldata dall'affetto di mio fratello Vito e dei nostri amici di Calitri o di altri studenti fuori- sede, conosciuti lì.

...Improvvisamente  le cose non andarono più così bene e un altro "terremoto" devastò le nostre vite: Vito si ammalò gravemente e dopo alcuni anni di sofferenze, alternati a brevi intervalli di speranza, in cui raccoglievamo tutte le nostre forze per riprendere la vita "normale" di prima, ci lasciò soli...

... La sua assenza mi rese molto difficile riprendere a vivere a Napoli per completare il corso di laurea... Dopo qualche anno iniziai una vita nuova, prima da moglie e poi da mamma...

 

Il disegno che avevo sempre coltivato per passione diventò la mia "terapia" per alleviare la stanchezza e a volte per riempire il vuoto, che si crea in ognuno di noi dopo il dolore. Bloccavo sul foglio emozioni a volte malinconiche, ma piene di tenerezza...

Il mio primo disegno "da grande", lo feci con i trucchi che allora usavo poco! Le dita delle mani mi servirono per sfumare le polveri colorate della trousse e creare volumi. Mi piacque molto farlo e da allora in poi usai sempre carboncini per i miei soggetti, che sono soprattutto volti.

Guardo sempre incuriosita le facce delle persone, i particolari, ad esempio gli occhi, che non mi pare mai di ammirare abbastanza, per capire ciò che esprimono o nascondono. Il volto stesso mi sembra una tavolozza di colori sfumati o intensi che dipingono sentimenti lieti o tristi. E' attraverso un volto silenzioso che si riesce  a condividere la gioia o il dolore degli altri, non con le parole che a volte fanno solo rumore...

Dipingere un volto, per me, è una continua sfida: riuscire a dare la giusta luce agli occhi, l'unica parte del corpo che non invecchia mai, cogliere il mistero che ogni persona cela in sé e attaccarlo ad un foglio con la lacca.

I miei disegni hanno i contorni sfocati, a volte non ben definiti, spesso mi sono chiesta perché. Credo che sia a causa di un velo che mi porto nell'anima, simile a quello che abbiamo sugli occhi dopo aver pianto e ci fa vedere tutto in modo diverso, quasi irreale. Ad ogni battito di ciglia una "foto" diversa del reale, così come io la sento in quel momento...

 

Nella vita non ho mai avuto un lavoro fisso, ma mi è capitato di fare alcune esperienze lavorative sfruttando i miei studi di architettura, la mia propensione al disegno e il mio amore per l'arte in generale.

Al ritorno da Napoli ho lavorato presso uno studio tecnico, come aiuto progettista e disegnatrice, in seguito ho progettato interni di abitazioni e negozi con i relativi arredi. Ho fatto studi sui mulini ad acqua di Sant'Andra di Conza per il "riuso dell'edilizia storica e rurale". Ho compiuto con altri ragazzi ricerche, per rilevare la vulnerabilità sismica degli edifici del nostro paese , per conto della Sovrintendenza e del C.N.R.

Ho inoltre collaborato con il Gruppo di Azione Locale C.I.L.S.I. all'iniziativa Comunitaria Leader II per la stesura del Catalogo del patrimonio architettonico "minore". Di tutti questi lavori esistono delle pubblicazioni con foto, rilievi, ricerche, schede e progetti.*

 

Ho utilizzato la mia creatività e attitudine al disegno per realizzare due mostre di pittura, allestite insieme ad un mio amico, Vito De Nicola: la prima "Immagini di acqua e polvere" del 1994 e la seconda "Caleidoscopio" del 1998.

Ho disegnato le illustrazioni di due manifesti per le stagioni teatrali del 2003 e 2004 del teatro del '900 di Pomponesco, in provincia di Mantova, e ho ideato la copertina di un CD  che  Elio ha registrato  in quel teatro nel dicembre 2004.

Sono miei anche alcuni "logos" di associazioni commerciali, culturali e disegni di alcune insegne del mio paese.

Sono ritrattista su richiesta e realizzo pittura su stoffa e "trompe d'oeil" con cui ho abbellito negozi e appartamenti.

Ho anche ideato disegni inediti per ricami, sopratutto per la cooperativa Panterga e frequentato tra il 2001- 2002 un corso I.F.T.S come "Tecnico esperto in organizzazione produttiva dell'impresa moda", acquisendo nozioni specifiche non solo di filatura e tessitura, ma di economia e marketing.

Tra il 2003-2004 ho partecipato ad un'estemporanea di pittura a Teora e a varie collettive, non solo a Teora, ma a Faeto e a Lioni in onore del pittore Garofalo. In ottobre ho dato anche il mio contributo alla mostra itinerante a livello internazionale "Art e- mail", che è partita da Colliano.

Dal 7 al 15 agosto 2005 si è svolta la mia prima  "Personale", nella Chiesa dell'Annunziata a Calitri, CARBONCINI E ALTRE RISORSE.

Nella mostra le didascalie dei quadri erano tratte dai libri, che mi hanno "fatto compagnia" negli anni in cui ho realizzato i nuovi lavori. Ho scelto i brani  che meglio rispecchiavano le  emozioni del momento, espresse con forme e colori. Le tecniche che ho utilizzato sono state varie: carboncini, china e acquerello, acrilico, matita...Il sottofondo musicale e il filmato completavano la comprensione del percorso artistico. "VIAGGIO", il filmato, è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione di Giuseppe Rondinini che ha montato i brani, tratti da cartoni animati e le musiche scelte da me.

Rosa

  1. Terre d'Irpinia, CATALOGO DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO "MINORE", CRESM    Campania;

  2. IL RECUPERO DEL CENTRO STORICO DI SANT' ANDREA DI CONZA, Soprintendenza ai      B.A.A.A.S. di Salerno e Avellino;

  3. CALITRI, Rilevamento dell'esposizione sulla vulnerabilità sismica degli edifici compresi nel Piano di Recupero del centro storico, a cura del Gruppo Nazionale di difesa dei terremoti C.N.R. e Soprintendenza ai B.A.A.A.S. di Avellino e Salerno.